
L’impregnazione di Cover con Imprex®
Quando si fonde il metallo usando leghe complesse o si è in presenza di pezzi con differenti sezioni, c’è il rischio di avere crepe, fessure e porosità. Durante la fusione o la fase di raffreddamento, la formazione di gas o di materie estranee concorre alla formazione di porosità e conseguenti fughe.
In presenza di porosità il nostro consiglio è di intervenire con l’impregnazione che consente un notevole recupero (anche fino al 100%) della produzione. I pezzi che ricevono questo trattamento hanno molte più garanzie di durata nel tempo. Conviene quindi valutare l’impregnazione direttamente nel processo di produzione.
Per questo trattamento Cover ha scelto Imprex®, a base di silicati (polisilossani e sali sodici di acido polisilicico). Dopo essere penetrato nelle porosità, grazie alla reazione chimica, si converte in un prodotto elastico, insolubile in acqua o in altri solventi. Uno degli aspetti più rilevanti chedistingue Imprex dagli altri prodotti a base di metacrilati, è la resistenza oltre i 600° (testati da Cover), a fronte dei 220/250° a cui si fermano gli impregnanti più comuni.
Ciò amplia enormemente le possibilità di applicazioni. Tra le tante già collaudate in Cover segnaliamo testate di motori, monoblocco, carter, scatole cambio, compressori, contatori dell’acqua, valvole per gas e vapore, rubinetteria in genere, radiatori per riscaldamento, avvolgimenti elettrici, statori, rotori, componenti per auto e motocicli, filtri dell’olio, cilindri e testate per martinetti, pompe in genere, servocomandi oleodinamici, apparecchiature idrauliche e pneumatiche chimiche e sanitarie, ecc.
I metalli più comunemente trattati sono acciaio, ferro, ghisa, magnesio, bronzo, ottone, rame, alluminio, zinco e zama. Si possono impregnare anche materiali plastici termoindurenti, sintetizzati per inibizione a base di olio. Contattateci per approfondimenti, casi specifici e campionature.