
Con la premessa che l’anodizzazione è la più diffusa tra le finiture superficiali, il suo costo dipende da numerosi fattori tecnici e di processo, ma anche dal paese in cui avviene il trattamento. Ci sono, infatti, differenze di calcolo già tra i paesi europei.
Costo dell’anodizzazione per superficie o per peso
Alcuni paesi, ad esempio, calcolano il costo al metro quadrato (misurato sul perimetro di assorbimento). L’Italia, che è seconda utilizzatrice europea, utilizza il metodo del prezzo al chilogrammo. Entrambe le modalità sono valide, a fronte di una dettagliata e accurata valutazione dei costi per singola fase di processo e per requisiti tecnici del pezzo.
Costo considerando i requisiti tecnici del pezzo
Vanno misurati:
a) il perimetro di assorbimento;
b) il perimetro di pulitura;
c) il peso;
d) la lunghezza/larghezza;
e) l’ingombro;
f) la complessità di forma;
Come le fasi dell’anodizzazione incidono sui costi
Conoscenze tecniche ed esperienza consentono una formulazione preventiva dei costi. Qui intendiamo illustrare l’incidenza di ogni singola fase del processo sulla composizione del costo finale.
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Stoccaggio e disimballaggio stoccaggio
In alcuni casi tra i pezzi viene interposto del packaging, nel caso dei profili si trovano anche imballi in verga singola. Spesso si tratta di operazioni manuali che incidono sui costi, soprattutto nei casi di piccoli lotti di materiale.
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Preparazione meccanica delle superfici
Nelle vasche di pulitura si trattano contemporaneamente più pezzi. Occorre valutare correttamente la reale produttività, tenendo conto degli ingombri e della forma dei pezzi.
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Aggancio alle bilancelle
Risulteranno più onerosi i pezzi che richiedono maggior numero di operazioni o maggior numero di addetti.
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Formazione dello spessore di ossido
Con l’aumentare della classe di spessore aumentano i costi. L’aumento è quasi proporzionale se non fosse che per gli spessori più elevati non va trascurata una componente di dissoluzione dello spessore di ossido causata dall’elettrolita.
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Colorazione
Lo strato di ossido formatosi risulta poroso e quindi ben si presta alla colorazione. Il costo è correlato allo spessore di ossido e alle tonalità (i colori chiari si ottengono in tempi più brevi rispetto al colori più scuri), oltre che al tipo di processo adottato.
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Fissaggio e chiusura pori
È un processo necessario per ottenere la chiusura dei pori. Il fissaggio viene effettuato prevalentemente idratando lo spessore. I metodi maggiormente utilizzati sono: a) fissaggio a caldo a 95÷98 °C in acqua deionizzata; b) fissaggio a freddo a 25÷30°C in acqua additivata con sali specifici; c) fissaggio misto freddo + caldo. La durata dei processi è correlata alla classe di spessore ottenuto; più alto è lo spessore di ossido, più lunga sarà la fase d’idratazione/fissaggio.
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Collaudo finale
Oltre ai controlli in linea durante il processo, se necessario si eseguono controlli più specifici e mirati.
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Sgancio dalle bilancelle
Valgono le considerazioni della fase di aggancio
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Imballaggio
Valgono le considerazioni riportate nella fase di disimballaggio. Possono essere condizionate da esigenze qualitative e dal sistema d’immagazzinaggio (peso massimo, dimensioni pacchi, posizionamento tavolette/zoccoli per l’imballo e altro.
Le fasi che incidono maggiormente sono la preparazione delle superfici, la classe di spessore dell’ossido e la colorazione, che vanno incrociati coi requisiti specifici dei pezzi. Occorre comunque fare sempre riferimento al preventivo fornito: in caso di dubbi e delucidazioni siamo sempre a vostra disposizione.
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